Proteggere i propri figli non significa negare loro la realtà: interna o esterna.
Dire a un bambino che soffre “Non è niente” svaluta il suo percepito e crea una grande insicurezza rispetto a quello che sente. Reiterare questo comportamento o sminuire il dolore che prova di fronte a problemi reali pensando che così soffra meno significa fargli perdere fiducia in se stesso e in quello che prova.
Un bambino ha bisogno di sincerità e onestà: le cose, anche quando sono brutte, gli vanno spiegare in modo che lui possa comprenderle. Non tuteliamo i nostri bambini sminuendo quello che provano, i bambini in modo chiaro e semplice devono avere risposte accogliendo il loro dolore.
Se svalutiamo quello che sentono o la realtà che li circonda, anche se fatto per proteggerli, li porteremo ad essere degli adulti insicuri e disorientati che non si fidano di quello che provano, dominati da emozioni parassita di rabbia e paura non autentiche che impediranno loro di esprimersi e realizzare il proprio progetto di vita.